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Istituto Europeo per lo Sviluppo Socio Economico

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UN PUZZLE PER VIVERE MEGLIO

 

 

 

 

 

 

 

Il progetto: “Un puzzle per Vivere Meglio” intende svolgere un percorso organico di accompagnamento dei disabili ospiti della struttura della Cooperativa Sociale Puzzle che miri ad un migliore ri-inserimento sociale e lavorativo degli stessi. Il progetto, finanziato da Fondazione CRT è basato sui seguenti obiettivi:

a) Aiutare il disabile a vivere una vita migliore attraverso una maggiore autonomia nelle attività domestiche, lavorative  e di studio e nella quotidianità in genere.

b) Organizzare spazi di ascolto, confronto ed orientamento, sostegno psicologico attraverso un supporto educativo e di auto-mutuo aiuto rivolti ai disabili e ai soggetti che vivono a stretto contatto con loro (genitori, fratelli, insegnanti);

c) Sviluppare e organizzare momenti formativi per le famiglie e di attività di sensibilizzazione al mondo della disabilità;

d) Realizzare di interventi di orientamento, accompagnamento ed inserimento lavorativo dei disabili

Le problematiche connesse al reinserimento lavorativo del paziente neurologico sono divenute di maggior interesse e attualità soprattutto recentemente, in rapporto sia alle accresciute possibilità diagnostiche e terapeutiche in questi campi, sia all’introduzione nel mondo del lavoro di tecnologie informatiche di agevole utilizzo e di ausili solo pochi anni fa impensabili. Tutto ci ha anche contribuito ad un cambiamento dell’ottica di approccio ai problemi della disabilità, soprattutto in ambito riabilitativo, in quanto essa viene oggi quantificata in positivo, cercando di porre l’accento più sulle capacità residue del disabile che sulle sue difficoltà. Quindi contrariamente a quanto si potrebbe istintivamente pensare il problema del reinserimento lavorativo del paziente neurologico un aspetto della riabilitazione molto sentito e al quale si stanno dedicando sempre maggiori sforzi. Questo è valido soprattutto per le patologie che interessano maggiormente il soggetto giovane (come gli esiti di traumi cranici) o comunque in età lavorativa (come le sclerosi multiple). Occorre altresì tener presente che per questi pazienti la ripresa di un lavoro remunerato spesso non rappresenta solo un fattore per la ripresa della stima di sé e del proprio ruolo nella società ma anche una necessità economica.

Modalità e tempi di realizzazione


WP1: Project management. Monitoraggio e analisi degli obiettivi, scostamenti e gestione finanziaria

WP2: organizzazione corso di formazione per i pazienti. Definizione dei corsi, strutturazione degli argomenti e pianificazione degli orari.

WP3: percorso di sostegno alle famiglie. Attività di sostegno alle famiglie, di accompagnamento e di supporto, sviluppo di procedure di auto-mutuo aiuto.

WP4: percorso di reinserimento lavorativo. Sostegno ai disabili per ottenere un reinserimento lavorativo efficace ed efficiente. Attività da svolgere in contatto con i Centri per l’impiego o collaborazioni esterne.

WP5: ristrutturazione foresteria. Per creare un ambiente più famigliare e che possa supportare meglio la riabilitazione e l’inserimento sociale, si intende arredare in modo consono alle necessità del disabile in modo da aiutarlo a vivere una vita migliore attraverso una maggiore autonomia nelle attività domestiche, lavorative  e di studio e nella quotidianità in genere. Gli alloggi delle foresterie saranno muniti di apparecchiature informatiche per consentire ai pazienti di apprendere/approfondire nuove tecnologie informatiche quali agevolazioni per il reinserimento nel mondo lavorativo e sociale.

WP6: convegno di chiusura. Al termine delle attività progettuali verrà svolto un convegno di chiusura in modo da effettuare la più vasta disseminazione dei risultati progettuali, invitando famiglie, associazioni dei pazienti e autorità pubbliche, responsabili ASL. Tale convegno vuole proporsi come il primo evento di un forum permanente per migliorare le sinergie e sviluppare in modo propositivo politiche attive per la disabilità. A tale evento verranno invitate cooperative sociali, associazioni no-profit e altri enti che possano accrescere il buon esito dell’iniziativa


Per maggiori informazioni sul progetto prego contattare il dott. Ferrari Andrea
andrea.ferrari@associazioneises.org

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